Sostituire un vecchio condizionatore con uno a maggiore efficienza energetica può dare diritto al bonus condizionatori, anche senza effettuare lavori edilizi, purché l’intervento rientri in un’ottica di risparmio energetico. A chiarirlo è una risposta dell’Agenzia delle Entrate, che riepiloga condizioni, modalità e vantaggi previsti dalla normativa vigente.
Bonus condizionatori 2025, tutto quello che c’è da sapere
Nella Legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) è stata confermata la detrazione fiscale per l’acquisto e l’installazione di condizionatori ad alta efficienza, riconoscendola anche per le spese sostenute nel corso del 2025. L’agevolazione è pari al 36% della spesa, con un incremento fino al 50% se l’intervento riguarda l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e se il richiedente è titolare di un diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento.
Restano, però escluse dal beneficio le spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale alimentati da caldaie uniche a combustibili fossili.
È possibile accedere al bonus senza opere edilizie?
La domanda sottoposta al Fisco si sofferma su un quesito piuttosto comune: il Bonus condizionatori è valido anche se non vengono contestualmente effettuate opere edilizie?
La risposta è affermativa, l’accesso al bonus condizionatori non è subordinato alla realizzazione di opere edilizie vere e proprie. In base all’articolo 14 del Dl n.63/2013 e 16-bis, lettera h, del Tuir, è sufficiente che l’intervento sia finalizzato a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile, dimostrandolo tramite apposita documentazione. Infine, ricordiamo che è obbligatorio far avere all’ENEA la comunicazione come previsto dalla normativa.
Questa apertura rende l’agevolazione particolarmente interessante per chi desidera sostituire i vecchi impianti senza avviare complessi lavori di ristrutturazione.
Modalità di pagamento per ottenere il bonus condizionatori
Per beneficiare della detrazione fiscale, i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente tramite bonifico bancario o postale parlante. È necessario che il bonifico riporti:
• la causale del versamento, con riferimento alla normativa vigente;
• il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
• il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto che ha effettuato i lavori (impresa o professionista);
• il numero e la data della fattura cui il pagamento si riferisce.
Attenzione: eventuali errori nella compilazione del bonifico potrebbero compromettere il diritto alla detrazione.
Documenti da conservare
Oltre alla ricevuta del bonifico e alla fattura, è fondamentale conservare:
• la certificazione di conformità dell’impianto;
• la dichiarazione del produttore sull’efficienza energetica del nuovo condizionatore;
• la ricevuta dell’invio della comunicazione all’ENEA.
Tali dovranno essere esibiti in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.