È entrato in vigore il Decreto per il Bonus Edilizia Popolare: risorse PNRR per l’efficientamento energetico
Il decreto per il Bonus Edilizia Popolare (ERP) è entrato in vigore il 23 maggio 2025, attivando fondi per l’efficienza energetica di immobili pubblici e abitazioni di famiglie a basso reddito, come previsto dalla Missione 7, Investimento 17 del PNRR.
Per l’ERP: 1 miliardo e 300 mila euro
Il Decreto per il Bonus Edilizia Popolare è stato lanciato dalla Legge di Bilancio 2025 e approvato in conferenza unificata a marzo. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica delle case popolari e dei condomini abitati da famiglie a basso reddito, con un risparmio energetico minimo del 30%.
Sono stati stanziati 1,381 miliardi di euro per incentivare investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti per le ristrutturazioni energetiche. I progetti dovranno essere presentati da ESCo certificate e saranno finanziati attraverso tre linee di intervento:
– Sovvenzione del 65% del costo degli interventi da parte del GSE
– Prestito non superiore al 35% del costo degli interventi da parte di Banche Convenzionate
Il GSE sarà il soggetto attuatore, mentre SACE e Cassa Depositi e Prestiti agiranno come partner di finanziamento.
Gli interventi ammessi al Bonus Edilizia Popolare
Gli interventi ammessi al finanziamento da 1,331 miliardi sono esplicitati nell’Allegato 1 e prevedono:
- isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
- sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
- installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento e/o sistemi di filtrazione solare esterni per chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
- sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione;
- installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici con classe di efficienza B o superiore, come definita dalla norma UNI EN ISO 52120-1 e successive modifiche o integrazioni, ivi compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
- installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio, nelle relative pertinenze, o in aree nella disponibilità del soggetto beneficiario sottese alla medesima cabina primaria a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche.
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore per gli impianti con potenza termica utile superiore di 200 kW;
- installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento. Nel caso di superfici del campo solare superiori a 100 m2 è richiesta l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore;
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficienti, anche se contestualmente funzionali alla climatizzazione estiva;
- sostituzione funzionale o sostituzione totale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti unità di microcogenerazione alimentati da fonti rinnovabili.
Come richiedere il Bonus Edilizia Popolare
Da quanto si apprende dal Decreto, entro il 30 giugno 2025, la Struttura di missione dovrà trasferire:
- 1.331 milioni su conto proprio del GSE, per la gestione della componente dello strumento finanziario erogabile in forma di sovvenzione;
- 50 milioni su conto proprio CDP, per la gestione, per il tramite di Banche commerciali Convenzionate, della componente dello strumento finanziario erogabile in forma di prestito.
Entro il 23 luglio (2 mesi dopo l’entrata in vigore) si dovrà sottoscrivere l’accordo tra le parti, definendo le modalità di sovvenzione sulla base di SAL, la rendicontazione e l’erogazione dei fondi. A quel punto le ESCo potranno partire con la presentazione dei progetti.