Secondo i dati ENEA, nel 2024, l’Italia ha tagliato i consumi energetici di 4,5 Mtep, grazie a interventi di efficienza, incentivi statali e sviluppo della mobilità sostenibile
Il caro energia è uno degli argomenti che sta tanto a cuore agli italiani e, oggi, la buona notizia arriva dal 14° rapporto ENEA, dove nel 2024 l’Italia ha risparmiato 4,5 Mtep di energia, raggiungendo il 90% del target intermedio previsto dal PNIEC. Il risparmio equivale ai consumi annui di oltre quattro milioni di abitazioni e deriva in gran parte da interventi di efficienza, incentivi fiscali, conto termico e progetti legati alla mobilità sostenibile.
Incentivi per il risparmio energetico: gli strumenti disponibili
Al risparmio energetico nazionale hanno avuto un ruolo fondamentale i sistemi di detrazione fiscale, generando oltre il 50% del totale nel periodo 2021-2024, pari a 2,48 Mtep. Tra questi, il SuperEcobonus – seppur in calo a causa delle recenti modifiche normative che ne prevedono la fine entro il 2025 – ha comunque garantito un risparmio cumulato di 1,36 Mtep. In crescita invece l’Ecobonus (+10%) e il Bonus Casa (+112%) rispetto al 2023. Un altro attore del risparmio è il Conto Termico, con un incremento del 21% nelle richieste e un’erogazione complessiva di 670 milioni di euro in incentivi. Questo ha permesso di risparmiare circa 100 ktep di energia finale e di evitare oltre 285.000 tonnellate di CO₂.
Mentre, nel settore industriale, il meccanismo dei certificati bianchi ha portato a un risparmio di 0,121 Mtep. Nonostante un lieve calo rispetto al 2023, il dato resta superiore agli obiettivi intermedi del PNIEC. Complessivamente, dal 2006, lo strumento ha certificato oltre 29 Mtep di energia primaria risparmiata, confermandosi essenziale per la competitività del comparto produttivo.
Audit energetici: il ruolo chiave delle imprese nel risparmio energetico
Nel 2024 si è conclusa la seconda scadenza del terzo ciclo di diagnosi energetiche obbligatorie, introdotte dal D.Lgs. 102/2014. Sono state inviate 853 diagnosi da 569 aziende soggette all’obbligo, con un incremento del 14% rispetto al 2020. Le grandi imprese, in particolare del settore manifatturiero, rappresentano oltre il 93% dei soggetti coinvolti. Gli interventi messi in atto hanno permesso un risparmio annuo di 76,9 ktep di energia primaria, con una media di 0,10 ktep per intervento, in crescita rispetto all’anno precedente.
Se tutte le azioni previste venissero attuate, il risparmio aggiuntivo supererebbe i 92 ktep/anno. Secondo ENEA, le diagnosi energetiche sono uno strumento fondamentale per tracciare i consumi e promuovere soluzioni più efficienti. La raccolta standardizzata dei dati attraverso il Portale Audit102 migliora la qualità delle analisi e consente di identificare le best practice del settore.
Il Conto Termico e la sostenibilità
Gli incentivi previsti dal Conto Termico, nel 2024, hanno favorito investimenti per oltre un miliardo di euro. Le principali installazioni hanno riguardato pompe di calore, impianti a biomassa e solare termico, con un ruolo significativo da parte della Pubblica Amministrazione. Gli interventi hanno generato 169 ktep di energia rinnovabile termica, portando il risparmio complessivo dal 2013 a 345 ktep.
Anche il settore della mobilità sostenibile ha avuto un impatto rilevante, contribuendo con 0,43 Mtep al risparmio energetico complessivo. Il regolamento UE sui veicoli a basse emissioni, il rinnovo della flotta degli autobus del trasporto pubblico locale e gli incentivi a progetti come Ferrobonus e Marebonus hanno permesso un contenimento importante dei consumi. Solo nel 2024 sono stati registrati 4.601 nuovi autobus, di cui il 43% elettrici e 44 alimentati a idrogeno.
La grande prova del settore edilizio nel risparmio energetico
Lato edilizia, secondo la banca dati nazionale SIAPE, ha superato i 6 milioni di APE, con 1,2 milioni di certificazioni validate nel 2024, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Le classi energetiche elevate (da A4 a B) costituiscono il 20% del totale, segnalando un graduale miglioramento dell’efficienza del patrimonio immobiliare.
Il progetto Catasto Energetico Unico (CEU), promosso da ENEA, punta a integrare le informazioni su edifici e impianti termici per una gestione più coordinata e trasparente. Il rapporto evidenzia inoltre una maggiore consapevolezza tra i cittadini: il 69% degli acquirenti considera oggi l’efficienza energetica un criterio fondamentale nella scelta della casa, in aumento rispetto al 62% del 2023.


