Il mercato degli edifici connessi è in forte espansione, spinto dalla crescente domanda di efficienza energetica, soluzioni smart e innovazioni tecnologiche
L’ultimo report di ResearchAndMarkets “Connected Building Market Report 2025”, il mercato globale degli edifici connessi crescerà da 79,6 miliardi di dollari nel 2024 a oltre 88 miliardi nel 2025, con un tasso annuo del 10,9%, fino a raggiungere 131,7 miliardi entro il 2029.
A guidare questa crescita sono normative sempre più severe in materia di efficienza energetica, progetti di urbanizzazione sostenibile e investimenti in infrastrutture intelligenti. Grazie a tecnologie come IoT, intelligenza artificiale, digital twin e reti 5G, gli edifici intelligenti non sono più una visione futura, ma una realtà già in evoluzione.
Efficienza energetica e sostenibilità
L’efficienza energetica è il motore principale della crescita nel settore degli edifici connessi. L’aumento dei costi energetici e la spinta verso la sostenibilità stanno portando all’adozione diffusa di tecnologie smart per gestire consumi e ottimizzare le prestazioni.
Soluzioni come climatizzazione intelligente, illuminazione automatizzata e sistemi di accesso digitali sono ormai standard nei progetti orientati alla certificazione energetica e agli obiettivi net-zero. Secondo il report “Connected Building Market Report 2025”, sensori IoT, analisi predittiva e automazione aiutano a ridurre sprechi e migliorare l’efficienza. Tra gli esempi virtuosi, Schneider Electric ha creato una divisione ad hoc per promuovere edifici intelligenti a basso impatto ambientale.
Le sfide globali
Tra i principali attori del mercato degli edifici connessi ci sono giganti come Microsoft, Siemens, Cisco, IBM, AWS, Honeywell e Johnson Controls. Proprio quest’ultima ha potenziato la propria offerta integrando soluzioni digitali per la gestione degli spazi di lavoro, diventata ormai una componente strategica per le imprese.
Tuttavia, il settore non è privo di ostacoli, tra cui l’aumento delle tariffe commerciali tra gli Stati Uniti e altri Paesi ha rallentato l’importazione di tecnologie chiave come sensori, sistemi IoT e strumenti di controllo, provenienti da aree produttive cruciali come Germania e Giappone. Le tensioni geopolitiche stanno inoltre inducendo molte aziende a rivedere le proprie supply chain e a orientarsi verso soluzioni produttive più locali.
Le tecnologie del settore
Vediamo quali sono le tecnologie del futuro cui gli edifici intelligenti si basano:
– IoT e sensori avanzati: per monitorare in tempo reale consumi e condizioni ambientali;
– Intelligenza artificiale e machine learning: per ottimizzare in modo predittivo la gestione energetica;
– Gemello digitale: per creare una copia virtuale dell’edificio utile a testare interventi e migliorie;
– Blockchain: per proteggere e tracciare i dati in modo sicuro;
– Edge computing e rete 5G: per una gestione dei dati più rapida e a bassa latenza.
Queste tecnologie rendono gli edifici non solo più efficienti dal punto di vista energetico, ma anche più reattivi e personalizzabili in base all’ambiente e alle esigenze di chi li vive.
Nuove sfide per l’Italia
Anche in Italia cresce l’interesse per gli edifici intelligenti. Sebbene la diffusione sia ancora più contenuta rispetto ad altri Paesi europei, il contesto normativo in materia di efficienza energetica è solido e l’attenzione da parte di sviluppatori, amministrazioni locali e investitori privati è in aumento. Le iniziative di riqualificazione urbana e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente offrono buone opportunità per integrare tecnologie smart nel settore delle costruzioni.


